Spesso evitata per paura di rovinare vestiti e biancheria, la candeggina è in realtà un’ottima alleata per il nostro bucato.
L’importante è sapere come usarla, così da non avere brutte sorprese.
Nonostante la sua grande utilità, infatti, spesso si preferisce non utilizzarla per paura du rovinare irrimediabilmente i capi:
come fare per non correre rischi?
ATTENTI AI COLORI
L prima cosa da fare è separare i vestiti: quelli bianchi, infatti, possono essere lavati con la candeggina classica, mentre per quelli colorati esiste la versione delicata o gentile che smacchia senza toccare i colori.
Non finisce qui: una volta divisi, bisogna fare una seconda cernita separando per ogni gruppo i capi resistenti (da mettere in lavatrice) da quelli delicati (da lavare a mano).
ATTENTI AI TESSUTI
E’ bene sapere che non tutti i tessuti possono essere sottoposti al candeggio o che, comunque, in alcuni casi serve qualche accortezza in più.
Via libera senza problemi, in particolare, con cotone e lino, mentre con lana, seta e sintetici è necessario ricorrere alle formulazioni più gentili.
IN LAVATRICE
Selezionati attentamente i capi possiamo procedere con il lavaggio.
Se usiamo la lavatrice, impostiamo il ciclo a 40 gradi e aggiungiamo il detersivo. Solo quando sentiremo scorrere l’acqua potremo versare la candeggina nell’apposito scomparti, di solito indicato con la sigla “CL”.
A MANO
Se, invece, dobbiamo smacchiare e igienizzare capi delicati è bene farlo a mano. Indossiamo, innanzitutto, i guanti di gomma per proteggere la pelle, diamo una veloce lavata con un po di sapone e, successivamente, immergiamo la biancheria in un ampio recipiente pieno di acqua e candeggina, lasciandola in ammollo per 20 minuti.
Dopodiché sciacquiamo tutto e laviamo ancora con detersivo.
ATTENZIONE: non versare mai la candeggina e il detersivo nello stesso scomparto né la candeggina direttamente nel cestello con il bucato!
3 commenti
Santa candeggina io la uso soprattutto con i bianchi e poi quando voglio disinfettare i pavimenti quindi una volta a settimana ( in bagno tre volte a settimana)
Ciao Ilaria!
Molto utile, grazie per il post 🙂
Io non sono una grande fan della candeggina, ma grazie per i consigli, che torneranno sicuramente utili. Per i capi bianchi, devo confessare che seguo un vecchio consiglio della mia bisnonna: Marsiglia e cenere. È un po’ gravoso in appartamento, perché non tutti abbiamo un caminetto, così mi faccio metter via i sacchettini di cenere dai miei o dai miei suoceri… per i colorati, distinguo ulteriormente i capi miei e di mio marito da quelli del nostro bimbo. Forse è un eccesso di zelo, però purtroppo Amedeo soffre di dermatite atopica e molti detersivi che a noi non danno fastidio a lui causano sfoghi fastidiosi. Tu che sei molto attenta alla cura delle tue pettegole hai qualche consiglio? Ti abbraccio
Ciao Miriam! 🙂 Grazie per i tuoi preziosi consigli. Io, per le mie pettegole, cerco sempre di utilizzare dei detersivi bio con materie prime di origine vegetale (come ad esempio il detersivo Winni’s), con formula testata nel pieno rispetto della pelle.
Un abbraccio grande <3