[wp_ulike] Non credevo fosse possibile che l’allattamento potesse essere, considerando bene il tutto, più faticoso e impegnativo del parto. Eppure la mia cara ginecologa Patrizia mi aveva avvertita.
Diceva sempre che il parto è intenso, doloroso, coinvolgente… ma alla fine si conclude in un tempo relativamente breve. E’ una fase concentrata. Inoltre la nascita del bimbo/a premia e ha il potere di far dimenticare tutto il dolore.
L’allattamento invece comporta dedizione, sacrifico, consapevolezza, doloretti alla schiena, impegno, tempo, piccole rinunce, vestiti e intimo un po’ più scomodi e certamente meno interessanti, ma soprattutto si svolge in un lasso di tempo molto più lungo.
Se si comprende però, fino in fondo, il beneficio enorme che si regala alla propria creatura, come la possibilità di ricevere i nostri anticorpi, di essere alimentati da un prodotto completo e completamente naturale, allora si sopporta tutto e si coglie anche l’aspetto emozionale dell’allattamento: il legame intimo e profondo che si crea tra noi mamme e il proprio bimbo/a.
Ho allattato Matilde per un anno esatto. Il giorno del suo compleanno, durante la sua festa, ci siamo assentate. Ero pronta ad allattarla come sempre, a richiesta, senza orari e ansie. Seguendo solo le sue necessità. Chiuse nella cameretta, mentre la festa continuava, si è attaccata al mio seno e dopo due poppate si è staccata, mi ha guardata e ho capito, perfettamente, che per lei poteva bastare così.
Con uno sguardo compiaciuto e rassicurante mi ha comunicato che non me l’avrebbe più chiesto. Io pensavo che sarebbe stato difficilissimo staccarla, lei era davvero dipendente da me. Ovunque, dal supermercato, in aereo, in chiesa, a casa di amici… ero sempre con Matilde attaccata al seno. Eppure il distacco è avvenuto in piena naturalezza, dopo un anno di solo latte e prime pappine.
Un anno meraviglioso, in cui Matilde non si è mai ammalata ed è cresciuta vertiginosamente, rimanendo sempre sul 97esimo percentile 😀
Non bisogna farsi scoraggiare da qualche insuccesso.
So che non è semplice. Matilde ci ha messo un mese per imparare ad attaccarsi bene al seno. Essendo nata 20 giorni prima non riusciva a capire il meccanismo della suzione. Ma la mia insistenza e forza di volontà mi hanno permesso di non mollare e così, dopo diversi giorni, ci siamo riuscite ed il latte ha iniziato a prodursi in maniera abbondante.
Se si ha intenzione di allattare, se se ne capisce l’importanza, fisica, salutare ed emotiva il problema e la domanda ricorrente è: “Avrò abbastanza latte?“, “Ho abbastanza latte?”
Ricordo che sempre la mia ostetrica diceva che tutte, tutte indistintamente, indipendentemente dalla taglia di seno e conformazione, possiamo allattare. Può variare la quantità. Ma tutte possiamo.
Inoltre oggi ci sono tanti rimedi e supporti naturali.
Esistono integratori a base di ingredienti con funzione galattogoga come la Galega, che aiutano ad incrementare la produzione del tuo latte, in modo naturale.
Vi posso consigliare PIU’ LATTE di HUMANA si tratta di un integratore alimentare a base di SILITIDIL (Silybum marianum e fosfatidilserina) e Galega officinalis. Costituisce un valido supporto per un allattamento sereno e prolungato, consigliato nelle situazioni in cui può accadere o anche solo sembrare che la produzione del latte materno sia insufficiente. La Galega officinalis, il cui nome deriva dal greco «gala» che significa latte, è nota per la sua funzione galattogoga, ovvero favorisce la secrezione del latte materno.
Il SILITIDIL (R di marchio registrato) è un complesso fitoterapico brevettato che contiene Cardo mariano (Silybum marianum), pianta nota per le sue proprietà antiossidanti e depurative, utilizzata sin dall’antichità . Inoltre è senza glutine.
Ne ho già fatto rifornimento, non si sa mai. Questa volta voglio stare tranquilla, l’esperienza con la prima figlia mi è di grande aiuto e posso anticipare delle cose, godendo con più serenità le varie fasi che ci attendono.