La Società Italiana di Neonatalogia ci dà dei preziosi e utili consigli relativi al periodo post parto e al primo mese con il nostro neonato.
Il suo arrivo è sicuramente un momento molto felice per i genitori, ma allo stesso tempo sorgono dubbi e incertezze su come accudirlo al meglio e organizzare le giornate per soddisfare le sue esigenze.
Cosa accade subito dopo il parto?
Al momento della nascita del bimbo avvengono due atti fondamentali: si liberano le vie aeree con un sondino e si attende che il bimbo compia almeno 2-3 atti respiratori e poi in seguito si procede con il taglio del cordone.
Ad un minuto dalla nascita, si valuta il primo Indice di Apgarper che serve a verificare il benessere del neonato attraverso 5 parametri: la frequenza cardiaca, la frequenza respiratoria, i riflessi, il tono muscolare ed il colorito.
Dopo queste prime operazioni, il piccolo viene asciugato, avvolto in un telo ed appoggiato finalmente alla mamma. E’ molto importante coprirlo perché così si evita un raffreddamento corpore. Va bene anche il contatto pelle a pelle, ma la schiena deve essere ben protetta.
Il bambino può essere attaccato al seno. In genere, nella prima mezz’ora di vita il neonato è molto attivo, passati i quali inizia una fase di rilassamento in cui è normale che si addormenti.
I 20-30 minuti successivi alla nascita sono quindi quelli ideali per allattarlo e favorire il legame che lega mamma e figlio.
Passati 5 minuti il neonato viene sottoposto al secondo Indice di Apgar, con il quale si valuta nuovamente gli stessi parametri di prima. Poi il bimbo viene lavato, pesato e visitato dal neonatologo.
Le 2 ore successive al parto
Nelle 2 ore successive al parto la neomamma rimane in osservazione ed è meglio che si rilassi dopo la fatica del parto.
Se il parto è avvenuto con il cesareo, la mamma sarà molto più limitata nei movimenti e in genere il bebè viene avvicinato alla mamma e poi si completa l’intervento chirurgico, mentre il neonatologo effettua la visita.
Perdita di peso
Dopo la nascita tutti i neonati hanno un calo del peso fisiologico. Questo è dovuto alla perdita di liquidi non compensato dall’apporto alimentare.
Se si verifica una perdita di peso superiore al 10% o comunque maggiore del 5% al giorno è importante allora eseguire dei controlli.
Durante il ricovero i neonati vengono pesati quotidianamente e in caso di calo di peso eccessivo si provvederà ad una temporanea integrazione dell’allattamento al seno.
Allattamento
La montata lattea si presenta, in genere, dopo 2-3 giorni dal parto, a volte anche qualche giorno dopo.
Il neonato va attaccato al seno ogni 2 ore o comunque ogni qualvolta si presenti il bisogno.
Ogni poppata dovrebbe durare in tutto circa 20-30 minuti (10-15 minuti per seno) alternando il seno da cui si inizia. Inizialmente le poppate sono a richiesta del neonato, ma è bene non far passare più di 2-3 ore tra una poppata e l’altra.
Gli screening
Prima della dimissione il neonato viene sottoposto ad alcuni screening neonatali:
- Gli Screening metabolici
- Screening neurologico neonatale
- Screening audiologico
- Riflesso Rosso Retinico
- Saturazione emoglobinica
- Manovra di Barlow-Ortolani
Una volta a casa
Per la prima settimana a casa la mamma dovrebbe pensare solo ad allattare.
Se si attacca il neonato al seno ogni 2-3 ore e si cerca di allungare il tempo tra una poppata e l’altra non c’è dubbio che si facilita l’assunzione di quantità di latte maggiori perché il seno ha più tempo per riempirsi. Nello stesso tempo un neonato che mangia quantità sempre maggiori tende ad assumere un ritmo di poppate inferiori lasciando alla madre il tempo di recuperare (forze e sonno).
Le mamme temono spesso che il loro latte non sia sufficiente. Basterà verificare che il neonato bagni il pannolino con regolarità (segno che i liquidi bastano) e che inizi a crescere dopo il calo ponderale.
Il primo controllo
Il primo controllo si fa 4-7 giorni dopo la dimissione, generalmente nello stesso ospedale dove è nato il bambino, oppure dal pediatra di riferimento.
Bisogna controllare la crescita del neonato, quindi il suo peso, e la sua autonomia nutrizionale.
Se tutto procede per il meglio, il successivo controllo si fa verso i 15-20 giorni dal proprio pediatra.
Se l’allattamento non si è avviato bene e il neonato non cresce di peso, il pediatra valuterà se insistere solo con il latte materno o se integrare l’alimentazione.
L’allattamento è molto impegnativo per la mamma che dovrà essere aiutata in tutti i modi possibili. E’ importante che il neonato trovi un ambiente confortevole con temperatura (20-22° gradi) e umidità adeguate, poco rumoroso, che aiuteranno a rispettare i ritmi sonno/veglia e consentiranno alla mamma di avere delle pause di riposo.
Fonte: pianetamamma.it