Continuiamo, insieme, il nostro tour a Los Angeles ripartendo dal
6. LACMA
A proposito di questi storici e affascinanti lampioni ho avuto modo di scrivere nella didascalia sotto la foto su Instagram, cliccate QUI
Per raccontarvi qualcosa di nuovo aggiungo che l'”Urban light installation” di Chris Burden, rientra nel complesso del LACMA, acronimo che sta per Los Angeles County Museum of Art. Si tratta del il più grande museo della costa Pacifica degli Stati Uniti, con una collezione di oltre 130.000 opere realizzate dall’antichità ai giorni nostri. Con un tono campanilistico ci tengo poi a sottolineare che, tra il 2008 ed il 2011, è stato realizzato un grande progetto, concepito da Renzo Piano, per il ridisegno completo della parte occidentale del campus.
7. VENICE BEACH
Qui ci siamo divertiti a toglierci le scarpe e a giocare sul bagnasciuga, come se fosse pieno Luglio e il mare fosse caldo. In realtà il Pacifico è gelato, anche se diversi coraggiosi facevano il bagno ed altri si divertivano con il surf, mi dovete credere che si rischiava di rimanerci…
Matilde, tolte le scarpe, l’ho ritrovata nuda e piena di granelli di sabbia. Come un’animale costretto in gabbia per anni che viene rilasciato nel suo ambiente naturale così Matilde, dopo qualche minuto, è riuscita a scatenarsi fino a perdere la voce per le urla e le risate fatte. Era meravigliosa… non bella nel senso estetico, bella come anima che, felice e spensierata, si lasciava coinvolgere dal gioco delle onde.
Ho ricordi nitidi dei suoi movimenti e delle sue corse su questa sterminata spiaggia di Venice, che si staglia infinita all’orizzonte come, solitamente, risulta solo il mare. Un senso di libertà e di pace pervade la mente quando ti ritrovi lì, soprattutto in questo periodo, con la spiaggia poco affollata.
8. RODEO DRIVE
Parliamo della via più lussuosa del distretto di Beverly Hills a Los Angeles. Gli stilisti più noti fanno a gara nell’esibirsi in boutique dalle facciate e vetrine mozzafiato, vedi QUI
É una strada lunga poco più di 3 chilometri, nota in tutto il mondo per lo shopping di lusso dei brand più famosi, che si estende in una suggestiva cornice di palme, le quali fiancheggiano marciapiedi ben curati e aiuole fiorite. Ci rendiamo conto di essere proprio nella zona giusta quando vediamo due raffinati cartelli in ferro battuto nero riportanti la scritta dorata Via Rodeo – N. Rodeo DR.
9. 10. (NON FATTI)
11. THE GROVE + FARMER MARKET
Il The Grove è un centro commerciale a cielo aperto. Costruito all’inizio del nuovo millennio, il complesso ha cominciato subito ad attirare visitatori e curiosi da ogni parte della California. Con oltre 40 negozi, ospita dai marchi di abbigliamento più conosciuti, ai ristoranti che vanno dalle grandi catene internazionali ai piccoli locali a conduzione familiare.
Matilde è rimasta incantata dalla fontana che spruzzava l’acqua a ritmo di musica. L’ho lasciata sola ad osservare gli zampilli, mentre io non resistevo dal fotografarla.
12. (NON FATTO)
13. PINK WALL
Il pink wall fa parte degli sfondi instagram più ricorrenti qui a Los Angeles. Non si tratta di un murale e quindi di Street Art ma, più banalmente, dell’edificio del noto brand Paul Smith che, per il proprio locale, ha scelto questo colore rosa intenso, davanti al quale ci si sente come immersi in una gigante Big Babol 🙂
Quando siamo capitati noi pioveva. Caso ha voluto che l’impermeabile che avevo fosse in tinta… Con me è difficile che non capiti, essendo io un’amante del rosa.
14. THE LAST BOOK STORE
Un posto incantato.
Non solo per i topi da biblioteca, ma per chiunque ama gli ambienti creativi, originali, dalle luci soffuse, con l’odore della carta stampata e dove il sapere prende piede in maniera prepotente, concretizzandosi in scaffali infiniti di libri. Vedi QUI
Questo luogo è un di quelli che è rimasto più impresso nei miei ricordi. Quando attraversi la soia della Libreria entri in una dimensione molto diversa da quella della città, che ti lasci alle spalle. Sembra che il tempo si ferma e le mani diventano smaniose e desiderose di toccare tutto. Questo è successo anche a Matilde la quale ha iniziato a prelevare dagli scaffali tutti i libri che l’attiravano, per poi portarli alla sorella e documentarsi insieme.
15. ALFRED TEA ROOM
É davvero difficile non desiderare un posto simile qui, vicino casa. La sala da tè di Alfred infatti è deliziosa, non solo per il tè, ma soprattutto per il design che la caratterizza. Lo spazio è interamente piastrellato, dal pavimento al soffitto, in un rilassante rosa femminile millenario, con finiture dorate e con un’insegna al neon iconica e lapidaria nell’affermare “tea, yes, you maybe! ” Il menu è specializzato nel tè, oltre alla tipologia classica è possibile trovare i Bubble tea (tè, latte o aroma, zucchero facoltativo) e il Matcha, una varietà di tè verde proveniente dalla Cina. Il logo della Alfred Tea Room è ormai talmente noto, tanto da avere delle proprie Gif su Instagram, che viene riprodotto su diverse tazze e spille, in vendita direttamente nella sala.
La mia tazza conteneva un tè alla menta talmente intenso da sembrare balsamico. Delizioso!
16. MADE IN LA wall
Iniziamo con la Street Art.
Los Angeles è nota per gli oltre 150 murales che vivacizzano pareti ignote e spesso mal tenute che diventano, grazie a questi, sfondi super fotografati nel web. In realtà graffiti e murales sono illegali in tutta la città, con multe che arrivano anche a 1000 dollari, eccetto che nell’Art District, una sezione di DownTown dove ogni estro creativo è concesso.
(CONTINUA)
2 commenti
Meraviglio, spero un giorno di poterci andare ..
Sicuramente 🙂