All’età di 4 anni mamma m’iscrisse ad un corso di pianoforte.
Il metodo che scelse, per garantirmi un approccio piacevole e divertente alla musica, fu il metodo YAMAHA, dal nome del suo fondatore Torakusu Yamaha.
Ho un ottimo ricordo di quel periodo, quando ancora lo studio non mi oberava e la musica era un divertente passatempo che, senza rendermi conto, mi educava al ritmo, all’intonazione e allenava il mio udito.
Verso Maggio scorso ho avuto l’opportunità di ricordare a me stessa quanto la musica è fondamentale ed importante nello sviluppo del bambino e non solo.
Questo grazie al Dott. Gennaro Romagnoli, psicologo psicoterapeuta che, in collaborazione con Yamaha, ha affrontato la tematica intitolando lo studio “Musica Cervello e Crescita“.
Romagnoli ha esordito dicendo che, rispetto al passato, la quantità di informazioni che oggi sono a nostra disposizione e che necessitano di essere archiviate in memoria, sono nettamente superiori
“Un uomo del passato aveva una quantità d’informazioni incamerate pari alle informazioni che un’uomo moderno ha in un solo giornale oggi”
Abbiamo la necessità quindi di avere un cervello allenato. Così il il Dott. Romagnoli ha proseguito dicendo che non esiste un’attività che sviluppi il cervello in maniera così totalizzante come la MUSICA ma che
L’allenamento completo di ogni parte del cervello lo abbiamo quando impariamo a suonare uno strumento
La musica ha inoltre il potere di aumentare l’ossitocina, l’ormone che stimola l’interazione sociale, i legami e la fiducia nelle persone.
Suonando insieme, come il metodo Yamaha prevede, i bambini realizzano una mappa concettuale di quello che stanno facendo i suoi compagni e quindi, spiega lo Psicologo, riescono a cogliere e captare le interazione dell’altro.
Imparare a suonare uno strumento significa anche IMPARARE A CONCENTRARSI. In un’era come la nostra: veloce, rapida, piena di schermi ed impulsi, questa è diventata una capacità considerevole.
Sempre in quella giornata Matilde ha messo per la prima volta le mani su una tastiera. Seguendo la storia di una balena, che l’insegnate intanto raccontava, ha iniziato a strimpellare i suoi primi DO RE MI, acquisendo sempre più fiducia fino a sostenere di saper SUONARE LA PIANOLA XD… Ecco forse Matilde è un po’ troppo esuberante.. ma sono sicura che questo è dovuto al gioco coninvolgente che il metodo Yamaha prevede e che ha il potere di trasportare il bambino nello stupendo e magico mondo musicale, escludendo quella pesantezza e ridondanza che caratterizza le classiche lezioni di strumento ma garantendone lo stesso risultato con più tanto entusiasmo.
Davanti a tanta gioia non ho resistito nemmeno io e così mi sono cimentata in una nuova esperienza musicale e ho provato, seguendo le dritte di due maestri, a mettere mano su una chitarra elettrica e una batteria. Non dico di sapere suonare, ma sicuramente, alla fine, ero più euforica di Matilde.
Perché la musica ha anche il potere di allietare gli animi e solo questo basterebbe per renderla un’attività quotidiana nelle nostre vite.
Vi allego foto e video fatemi sapere cosa e se suonate 🙂