[wp_ulike] Pochi mesi dopo la nascita di Matilde la mia mente ha iniziato a ragionare su tante cose, specialmente sui pericoli a cui una vita così tenera e delicata fosse esposta. Successivamente riflettevo sui miei limiti, sull’impossibilità di essere sempre vigile e presente, sull’ eventualità di poter essere anche io causa del suo male e parlo di male fisico. Pensavo a quanta gente impazzisce e maltratta i figli. Pensavo a quante persone avrebbe incontrato nella sua vita e mi chiedevo quante di queste sarebbero state leali e non pericolose per lei… Insomma vuoi gli ormoni, vuoi il nuovo stato di mamma, vuoi il mio carattere le ho pensate tutte. Nella mia intimità chiedevo a Dio di consolare il mio cuore e liberarmi dai pensieri più cupi. Una domenica, in chiesa, Dio ha consolato la mia vita con un verso della Bibbia e relativo sermone che mi hanno fatto uscire da lì convinta del fatto che Lui si prenderà cura di Matilde, come ha sempre fatto e continua a fare per me e che, quindi, non devo temere nulla.
Ecco i figli sono un dono che viene DAL Signore…
Salmo 127:3a
Questa sicurezza è stata messa più volte alla prova nella mia, nostra vita. Matilde è tanto sveglia quanto vivace è sempre in movimento e così anche ieri, non stando ferma un attimo, nella nuova casa, mentre stava nella sua stanzetta a giocare ed io sistemavo degli scatoloni, in un secondo si è arrampicata e buttata addosso una bottiglia di varichina che era aperta. Probabilmente lasciata da qualche operaio che l’ha trovata in giro per la vecchia casa. Nessuno di noi l’aveva notata. Mi giro per caso e la vedo piena di varichina, con la bocca che puzzava e la faccia contrita.
L’ho presa in braccio, mentre pregavo ho sceso 17 scalini correndo e mi sono diretta da mia mamma e nonna, che sono al piano inferiore. Mentre loro la sciacquavano ho cercato il numero del Centro Anti Veleni, che lascio qui a voi
02-66101029
Segnatevelo è importantissimo, è il primo numero da chiamare nel caso in cui il bambino ingerisca liquidi pericolosi.
Purtroppo lì per lì il numero non l’ho trovato e ho chiamato il 118 così mi sono fatta prelevare dall’ambulanza con lei e siamo rimasti in osservazione fino alle 11 di sera. Matilde stava bene fin da subito, vigile e attenta e senza nemmeno una piccola ustione nella bocca o sulle labbra. Sono convinta che qualcosa ha bevuto, probabilmente l’ha sputata, non so. Di certo, come tante volte nella mia vita e già alcune nella sua, so che Dio l’ha custodita. Con Nico abbiamo appuntato questo episodio sul suo diario, per non dimenticare.
Ci tenevo a condividere con voi l’esperienza di oggi, fanno parte del pacchetto dell’ “essere genitori” anche queste 🙂
Non sempre è tutto rosa e fiori anzi, poche volte le cose sono davvero perfette, perché noi non siamo perfetti e i nostri limiti ci apparterranno sempre ma il bello è questo, sopratutto quando credi e puoi vedere, proprio attraverso le tue mancanze, l’intervento di Dio.
Vi abbraccio e allego qui qualche foto fatta nella sala di monitoraggio, mentre Matilde chiedeva disperatamente l’acqua che non poteva bere.
:* :*
1 commento
Pupetta! Ho le lacrime agli occhi, che esperienza e che momento. NON è scontato che si riesca a parlare tanto APERTAMENTE di come Dio entra nelle nostre vite, quindi grazie per questa condivisione. Quanto è benedetta la vostra bimba a crescere in una famiglia di fede. Nel mio piccolo vorrei dirti che Matilde ha una mamma forte e saggia, perché così ti mostri in ogni occasione. Ma non sono mamma e non conosco le difficoltà del cuore di chi riceve il dono della maternità, perciò posso solo pregare che la vita continui ad ESSERVi lieve nell’amore di Dio. Un abbraccio da un prato bellissimo, alla fine la CORoncina me la sono colta nonostante tutto, come raccomandavi