[wp_ulike] Eccomi pronta ed energica per rispondere a tutte le domande che ho raccolto questi giorni, durante il viaggio a New York.
So che siete in tantissime pronte a partire con figli annessi e spero di essere più che utile, con queste info, dandovi qualche dritta che vi possa far godere maggiormente del bellissimo viaggio che andrete a intraprende.
Ma il post è anche per quanti desiderano partire, ma non hanno ancora in programma la data e per chi ha semplicemente piacere nel soddisfare qualche curiosità, che magari è sorta guardando le nostre stories.
Dividerò tutto in categorie, così da rendere la lettura più immediata e piacevole.
Lì dove volete più dettagli, non esitate a chiedere. Il discorso potrebbe prendermi e magari questo non mi fa approfondire quanto vorrei.
Quindi armatevi di tastiera e interpellatemi senza timori, cercherò di rispondervi quanto prima.
ALLOGGIO
Il desiderio di provare a vivere come veri Newyorkesi e la comodità necessaria, dati i bambini al seguito, ci ha spinto a prendere, per i primi giorni di vacanza, una casa ad WEST UPPER SIDE.
Una zona servita, a 10 minuti dalla fermata Columbus Cirle della metropolitana e in un condominio elegante, con portiere e non più di 24 piani (pochi per la media dei grattacieli newyorkesi).
É stata una bella esperienza, abbiamo conosciuto vari condomini e ci siamo immersi appieno nella dimensione degli abitanti della Grande Mela.
La casa l’abbiamo trovata comodamente, senza agenzia, servendoci molto facilmente della nota piattaforma @AIRBNB.
Chi mi conosce sa che non è la prima volta per noi.
Si tratta di un sito davvero facile da utilizzare.
Dopo aver inserito il luogo, dove desiderate soggiornare, basterà applicare i giusti filtri per trovare la soluzione che fa al caso vostro.
Le opzioni sono davvero numerose.
In un attimo vi si staglieranno davanti tante soluzioni, che potrete vagliare in base alle foto, sempre molto dettagliate oltre che alle opinioni di chi ci è già stato e al vostro sesto senso.
Non preoccupatevi perché è sempre possibile interfacciarsi con gli host, ovvero i proprietari di casa.
L’appartamento scelto da noi, ahimè, non è più visualizzabile sul sito, perché prenotato per tutte le prossime date disponibili.
Qualora dovesse ricomparire, vi aggiungerò il link.
L’appartamento che abbiamo scelto era essenziale, pulito, accogliente, composto di due stanze, un bagno, una piccola cucina con balcone, un salottino con tavolo e panche, ed infine due armadi a muro.
COSE CHE SI SONO RIVELATE FONDAMENTALI
Nonostante le temperature si aggirassero intorno ai 20/13 gradi e nonostante un’amica del luogo ci avesse sollecitati nel portare un solo giacchetto per la sera, il mio sesto senso mi ha incoraggiata nel mettere in valigia capi senza i quali mi sarei trovata altrimenti nei guai.
Infatti il vento e le correnti che si creano, tra i grattacieli di Manhattan, non danno molta tregua. Anche la pioggia fa spesso compagnia.
Le temperature tendono comunque ad essere sempre rigide. Ricordo quando andai d’inverno, mi chiedevo come la gente potesse viverci. Un freddo glaciale, che non permetteva di fare due passi senza fermarsi in qualche posto al chiuso.
Autunno e Primavera rimangono le stagioni migliori per visitare la Grande Mela.
Ma sicuramente, anche in questo caso (come nel nostro), non dimenticate di mettere in valigia quello che vi sto per elencare:
- impermeabili
- ombrello
- cappotta parapioggia e vento per passeggino
- copertine di pile
- sciarpe, mantelle, cuffie
Questi ci hanno fatto sempre compagnia. É stato un continuo cava e metti, ma alla fine non pesa, è molto peggio soffrire il freddo. Soprattutto quando esci la mattina presto, senza sapere quando rientri. Caso nostro.
Aggiungerei come #MUSTHAVE:
- power bank
- cavo per ricaricare la batteria del cellulare (bagni, musei, locali vari offrono tutti delle prese per ricaricare i propri dispositivi. Noi abbiamo usato tantissimo GOOGLE MAP -> fondamentale per spostarsi e trovare i luoghi più nascosti e meno noti)
- fazzoletti, salviette umide
- burrocacao ( BLISTEX : ha salvato Matilde dalle labbra screpolate, causa freddo)
CIBO
In tante mi avete chiesto come sopperire alle necessità alimentari di due bimbe piccole quando si fa un viaggio del genere.
Nei primi giorni abbiamo fatto colazione sempre a casa.
La sera prima facevamo spesa e la nostra alimentazione consisteva in latte, cereali, frutta succo d’arancia, pane dolce e marmellata.
Successivamente abbiamo sempre girato e così i tre pasti principali li abbiamo consumati sempre in posti diversi.
Comunque la sera, prima di rientrare, compravamo quanto necessario per affrontare la giornata fuori con le bambine, ovvero acqua e cibo vario.
Mi portavo sempre dietro frutta e verdura, lavata e sbucciata, in confezioni pronto uso.
Queste intrattenevano a lungo Adelaide, mentre Matilde preferiva banane e carote.
Vi scrivo di tutti alimenti facilmente reperibili nei piccoli supermercati di NY.
Durante i pasti principali è più facile optare per carne e verdure.
Abbiamo preso solo una volta la pasta e, devo dire, che è andata molto meglio di quello che immaginavamo.
LOCALI E CAFÉ VISITATI
Prima di partire per un viaggio solitamente stilo una lunga lista di posti da vedere, seguita da un’altra lista di locali in cui mangiare.
Li scelgo per qualcosa in particolare, che fa parlare di questi e che spesso li categorizza in classifiche fatte on line da travel blogger, da guide stimabili o da clienti che ne parlano, molto positivamente, nei forum.
Ed ecco quelli che ho selezionato e visitato, iniziamo con :
136 W 55TH ST
NEW YORK, NY 10019
Sunday-Thursday: 11:00am – 12:00am
Friday-Saturday: 11:00am – 1:00am
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Ho selezionate il Balck Tap per i favolosi CRAZY SHAKE che lasciano a bocca aperta chiunque.
Non vi dico la fila per poter entrare. Ringrazio le #pettegoleadorate che hanno atteso pazientemente e, una volta dentro, si sono addormentate facendoci godere hamburger, insalatona e un favoloso Crazy Shake al cioccolato con M&M.
Il locale offre infatti un menu composto non solo da Crazy Shake ma anche da piatti per poter pranzare e cenare a base di carne, contorni e insalate.
La mia era super abbondante.
Come quantità in America non lesinano. Un piatto spesso è più che sufficiente per saziarsi.
I costi dei locali sono medio alti, e questo vale per tutti i locali americani.
Per mangiare in due, si spendono minimo 50 dollari e non dimenticate la mancia!!
Se poi, come nel caso nostro, aggiungete un piatto per la bambina, allora siamo intorno ai 60/70 dollari e questi sono i costi anche delle colazioni…
1515 Broadway
45th St. B/W Broadway & 8th Ave
New York, NY 10019
tel 212-302-2000
Sun-Thurs: 6:30 am – 12 am
Fri- Sat: 6:30 am – 1 am
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Ristorante simile ai fast food, super noto per la sua enorme e pastosa Cheesecake, ritenuta da molti la migliore sul mercato americano.
Anche qui il menù è vario.
Il locale è aperto dalla colazione fino al last night.
E nonostante il suo format si avvicini a quello dei Fast Food, i prezzi non sono certo come quelli del McDonald’s.
COOKIE DOUGH o DŌ
monday ……………….. closed
tuesday -sunday……………… 10 am – 9 pm
550 LaGuardia Place
New York, NY 10012
info@cookiedonyc.com
646.892.3600
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Cookie dough è il termine inglese per pasta cruda dei biscotti. Può indicare la fase precedente all’infornamento, ma negli ultimi anni, negli Stati Uniti, la parola viene sempre più utilizzata per indicare un vero e proprio dessert.
Insomma, qui abbiamo mangiato l’impasto dei biscotti così com’è, senza cuocerlo.
E le varianti proposte sono ben 12.
Quella dell’impasto crudo dei biscotti è una vera e propria tendenza, che sta prendendo sempre più piede. In America sostituisce ormai il dessert e viene servito a scoop nelle coppette.
Come fosse un gelato.
Quando siamo entrati era pieno di bambini che sceglievano il loro impasto preferito, da mangiare al momento.
Anche Matilde ed Adelaide (che lo ha giusto assaggiato) hanno goduto di questo cookie.
Per quanto mi riguarda, non mi hanno conquistata.
106 Mott Street
New York, NY 10013
sweetmomentnyc@gmail.com
Tel: 212-226-8724
Mon – Sun 9am – 10pm
Last Call:
30 minutes before Close!
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Probabilmente il locale che mi ha presa più per la gola.
Si trova a China Town, ma arredamento e stile sono occidentali.
Qui è possibile scegliere tra molti shake fruttati, con tanto di decori. Davvero uno più bello dell’altro.
Io ho optato per quello al cocomero e ho scelto un waffle arricchito con frutta.
Pensate che hanno un menù fotografico, è davvero l’occhio ad avere la meglio in questo locale.
E, per esperienza, questo non va a scapito del gusto!!
REMI Flower & Coffee
906 2nd Ave
New York, NY, 10017
Tel. 646-559-1233
E. info@reminyc.com
Hours:
Weekdays 7AM – 7PM
Weekends 8AM – 6PM
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Remi è un delizioso e piccolo cafè, in una zona non tanto frequentata dai turisti. Si presenta contemporaneamente come fioraio e come bar. Mentre facevamo colazione, un ragazzo sceglieva il bouquet adatto per la sua fidanzata.
Profumo di fiori e caffè inebriano ogni cliente che, ai piccoli tavolini, può preferire un grande tavolo centrale, in legno, con sopra vasetti dai fiori diversi.
A servire sono una donna e un ragazzo orientale, che offrono croissant dal gusto europeo. La signora, divertita dalle pettegole, gli ha regalato due bicchieri di latte che Matilde desiderava bere. Dalle foto potete realizzare bene come i fiori circondino ogni spazio, regalando un tocco di colore deciso all’ambiente circostante.
Prezzi medio-alti
Stonefruit Espresso + Kitchen
1058 Bedford Ave
Brooklyn, NY 11205
(718)230-4147
7:30-18 everyday
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Colazione, pranzo e bouquet. Queste le tre parole d’ordine di StoneFruit, un locale in piena Brooklyn che è conosciuto dai viaggiatori pi informati.
Pieno di studenti o giovanissimi lavoratori, il locale ti accoglie con una sala dove è possibili consumare, ma prosegue, collegato da un passaggio, con un’altra sala dove ognuno può comporre e comprare il suo bouquet.
La varietà, in termini di fiori, è inferiore rispetto a Remi. Ma qui sembra che le persone diano una grande importanza alla scelta, come se questa fosse il vero regalo. Ho visto mazzi composti da soli tre fiori, o addirittura due, ma incartati con la cura che solitamente si dedica a 30 rose.
In questa sala, oltre alla fioraia, è presente anche un grande tavolo, che raccoglie i consumatori che desiderano stare più in silenzio, magari per leggere o digitare testi al computer.
Noi ci siamo dovuti parcheggiare proprio in questa parte del locale, per motivi di spazio. E sono sicura che siamo stati sufficientemente fastidiosi per gli ospiti che cercavano ristoro e silenzio.
Matilde infatti ha fatto del suo meglio per commentare, ad alta voce (nonostante i rimproveri), i piatti super salutari, pieni di ogni verdura e seme, che arrivavano a tavola.
Qui potete vedere la mia insalatona, “Spring Salad”, ottima.
Certo qui non trova soddisfazione la fame, piuttosto il gusto e la ricerca di un piatto pensato e salutare.
PROSEGUE….
1 commento
Ciao Ilaria bellissimi i tuoi racconti mi verrebbe voglia di partire subito ^_^ dove posso trovare la continuazione del tuo racconto? grazie mille!!!