Cara Erika,
Che piacere poterti ospitare nel mio salotto virtuale e approfondire con te temi cari a tutte noi e che, grazie alla tua professionalità, possiamo approfondire: l’organizzazione della casa.
Sei una Professional Organizer, ovvero aiuti chiunque di noi a riorganizzare e ottimizzare i propri spazi per vivere in un ambiente migliore.
Sei laureata in psicologia della comunicazione e hai lavorato per anni nella vendita al dettaglio, prima come addetta vendite, poi come responsabile di negozio e referente per la formazione del personale.
Grazie a queste esperienze hai maturato in te la passione e l’attenzione verso l’ottimizzazione degli spazi.
A partire dal 2017 hai approfondito le tue conoscenze grazie anche a dei corsi di formazione e, a partire dall’anno successivo, hai intrapreso ufficialmente la tua professione di Professional Organizer.
Il tuo amore per la casa, per l’organizzazione di interni e degli spazi lavorativi ti hanno portato a intraprendere questo percorso.
Nel 2018 hai fondato Armadio di Grace, un servizio di organizzazione professionale rivolto ai privati e alle attività commerciali (ad esempio: aziende, negozi, magazzino).
Dal 2020 sei associata Senior di APOI Associazione Professional Organizers Italia, ovvero l’organizzazione che raccoglie i professionisti operanti nel settore del professional organizing – i professionisti dell’organizzazione.
Lo scorso luglio è uscito il tuo primo libro “La Casa Leggera – Ordinata, pulita e sostenibile, in soli 31 giorni” (pubblicato da BUR Biblioteca Rizzoli), nel quale approfondisci e proponi un percorso completo di decluttering, da fare appunto in 31 giorni, per liberarsi del superfluo e rimodulare gli spazi.
Sei in grado di organizzare ogni ambiente della casa, dalla cucina al ripostiglio, fino al riordino dei supporti digitali (come computer, tablet, cellulari) e persino del garage.
E per questo non vediamo l’ora di leggerti!
COME SEI VENUTA A CONOSCENZA DELL’ESISTENZA DELLA FIGURA DEL PROFESSIONAL ORGANIZER?
Ho scoperto la figura del Professional Organizer un pò per caso perché avevo necessità io in primis a casa mia (soprattutto per l’armadio). Grazie ad un programma radio, Radio Deejay, nel quale si parlava di un libro che parlava del riordino. Questo libro è stato scritto da un’autrice giapponese, Marie Kondo. Avendo io necessità in primis, ho acquistato il libro e ho iniziato a metterlo in pratica.
Poi mi sono appassionata all’argomento e ho fatto un pò di ricerche per capire se poi questa figura – il Professional Organizer – fosse presente in Italia. Poi da lì è partito un pò tutto…
Esiste un’associazione che racchiude queste figure professionali (in Italia sono circa 100-200 persone) che lavorano sull’intero territorio nazionale.
ESSERE DISORDINATI SECONDO TE E’ UN’ABITUDINE CHE SI PUO’ SRADICARE? SE Sì, COME?
Sì assolutamente. Il primo fattore da tenere a mente è sempre quello della volontà.
Se abbiamo voglia di cambiare, anche se con fatica, i risultati arrivano.
Bisogna darsi del tempo e allenarsi un poco alla volta, non pensare di fare tutto subito perché poi magari ci demotiviamo, ci sentiamo sopraffatti e quindi molliamo il colpo.
Secondo me, se appunto abbiamo questa volontà, allenandosi, facendo poco alla volta, magari anche a partire da piccole zone, sicuramente si può cambiare.
Io ne sono l’esempio perché non ero ordinata, ho sempre avuto questo legame con le case, ho sempre amato il mondo dell’arredamento, però non avevo il metodo giusto e quindi non ero ordinata.
Sicuramente è questione di metodo ma anche di volontà.
QUAL E’ L’ASPETTO PIU’ DIFFICILE DA ORGANIZZARE? QUAL E’ L’AMBIENTE DELLA CASA CHE TROVI ESSERE PER MOLTI IL PIU’ OSTICO?
Sicuramente la mancanza di un metodo da seguire è un aspetto da tenere in considerazione, perché comunque è il metodo che ti indica come procedere.
Il secondo aspetto, è il fatto di non riuscire a sfruttare adeguatamente lo spazio che abbiamo a disposizione (ci sembra di non aver mai abbastanza spazio).
In ultimo, un altro aspetto – anche questo molto importante – è la quantità. Ad esempio, riguardo all’armadio, spesso e volentieri, abbiamo una quantità di capi comunque sempre maggiore rispetto a quelle che sono magari le nostre necessità. Si tratta quindi di tanti capi che essendo inutilizzati, oltre a togliere tanto spazio, ci rende difficoltosa la gestione a livello di organizzazione.
Tra le stanze in cui l’organizzazione sembra più difficile ci sono sicuramente tutti quegli ambienti nei quali noi siamo abituati a “nascondere” le cose, perché le vediamo solo noi. Si tratta, ad esempio, della cantina, della soffitta, del ripostiglio.
E’ GIUSTIFICATA SECONDO TE UNA MAMMA NELL’ AVERE UNA CASA DISORDINATA CAUSA FIGLI?
Assolutamente si, nel senso la casa può sempre aspettare, i figli crescono.
Occorre però prima di tutto sottolineare che non esiste la casa perfetta. Certamente una persona che non ha figli magari è più facilitata nel tenere in ordine, ma comunque, di base, la verità è che se viviamo la nostra casa, non potrà mai essere come una casa di copertina, dove nulla è fuori posto.
Il bello dell’organizzazione è proprio questo: il fatto di avere la casa disordinata, ma magari rimetterla in ordine in poco tempo perché alla base c’è comunque un metodo e un’organizzazione.
QUALI SONO I BENEFICI DELL’ORDINE?
Tra i benefici che possiamo trovare c’è sicuramente il risparmio: sia dal punto di vista del tempo che economico.
Nel senso che avere la propria casa e i propri spazi organizzati, ci permette di riordinare in meno tempo, di pulire anche in meno tempo e di avere un risparmio economico. Quante volte infatti ci capita di acquistare un maglione che per esempio è già presente nel nostro armadio perché non lo troviamo?!
Un altro beneficio riguarda il fatto che l’ordine ci alleggerisce anche la mente: quindi sgomberando la mente, possiamo poi dedicarci a quello che veramente è importante nella nostra vita.
QUAL E’ L’AMBIENTE CHE PREFERISCI RIORGANIZZARE E PERCHE’?
L’armadio! 🙂
Sicuramente l’armadio perché è stato il mio primo grande amore e allo stesso tempo il mio primo grande ostacolo – perché nella vecchia casa avevo questo armadio piccolissimo pieno zeppo di vestiti. Poi da quando ho iniziato a mettere in pratica il metodo di organizzazione, ne ho avuto io per prima i benefici. E l’armadio è rimasto comunque la zona che preferisco riorganizzare in assoluto.
QUAL E’ IL RAPPORTO TRA L’ORGANIZZAZIONE E LA PULIZIA DI UN AMBIENTE?
L’organizzazione e la pulizia di un ambiente sono sempre legati.
Se abbiamo un ambiente organizzato, acceleriamo e rendiamo quindi più semplici anche le pulizie. Ad esempio, non perdiamo tempo a spostare degli oggetti che per esempio ci ingombrano, che sono sul pavimento o che sono sulle superfici, quindi acceleriamo il tutto.
CHE SPRONO O MOTIVAZIONE TROVERESTI PER INCORAGGIARE CHI PROPRIO NON RIESCE A FARE DELL’ORDINE UNA PROPRIA ABITUDINE?
Per prima cosa bisogna darsi tempo, perché per cambiare un’abitudine bisogna un pò “forzare la mano” – è normale impiegarci un pò di tempo.
E poi sicuramente non partire pensando di riorganizzare tutto: quindi magari partiamo dal piccolo e poi man mano ci allarghiamo verso tutta la casa.
Ad esempio, iniziamo a partire da un cassetto e vediamo, tocchiamo con mano che cosa significa avere organizzazione e ordine in quella parte della stanza, e sicuramente poi siamo motivati di più ad andare avanti con il resto degli ambienti della casa.
Molto importante è comunque avere una guida da seguire. Molte volte infatti ci possiamo trovare a dire: “Da che parte comincio?” e secondo me, avere una scaletta da seguire, ci aiuta sempre anche perché ci permette poi di sapere da che parte ricominciare.
Sicuramente tanto dipende dalla propria volontà. Se una persona ha voglia di migliorare nell’aspetto dell’ordine, si metterà in gioco.
COME CONSIGLI DI INSEGNARE AI PROPRI FIGLI A DIVENTARE ORDINATI?
Bisogna agire su diversi fronti.
Prima di tutto occorre dare il buon esempio. I bambini, infatti, non sanno cosa significa “ordine“. Non sanno cosa vuol dire nella pratica. Quello che fanno, lo fanno perché vedono noi farlo.
Il primissimo consiglio è quindi quello di dare il buon esempio.
L’altro consiglio è quello di fornire loro degli spazi adeguati che comunque gli consentano di riuscire a mettere in ordine. Ad esempio: scaffali o una libreria adatti all’altezza del bambino. Zone che siano comunque facili da raggiungere per loro.
Il terzo suggerimento è quello di insistere, ma tendendo sempre in considerazione la fascia d’eta. Non possiamo pretendere che un bambino di 3 anni rimetta a posto la propria camera. In questo caso, anche solamente fargli rimettere a posto un gioco nel contenitore giusto e poi farlo noi, è comunque un incentivo per poi continuare, instillando in lui l’idea di farlo.
RIFERIMENTI SOCIAL DI ERIKA:
IG: @armadiodigrace
FB: Armadio di Grace
SITO: www.armadiodigrace.com
1 commento
Consigli che fanno riflettere e invogliano a sviluppare buone abitudini.