Anni fa, in occasione di un compleanno a Milano, ho conosciuto Riccardo e sono rimasta molto colpita dai modi gentili e galanti con cui ci ha accolti.
Da allora ho osservato, tra un articolo e l’altro, l’entusiasmante percorso che questo ragazzo, imprenditore, classe ’86, ha compiuto con coraggio e passione.
Riccardo è uno startupper, nato e cresciuto nella campagna milanese.
Dopo la laurea in finanza e il master in marketing alla Bocconi di Milano, la sua prima esperienza lavorativa è stata uno stage a Chicago, negli Usa, che ha poi ispirato The BlondeSalad.com: co-fondato nel 2009, è tra i più influenti e seguiti fashion blog del mondo.
Negli anni successivi Riccardo ha continuato a creare business nell’ambito del cibo e della moda, mantenendo sempre una forte vocazione digital e co-fondando diverse startup: la partecipazioni Foorban, startup di food delivery; l’app di social shopping Depop, cui affianca il ruolo di direttore creativo dell’area social. Oggi, inoltre, tiene conferenze sull’influencer marketing in università come Harvard e Columbia, collabora con la Condè Nast Italia, che è una multimedia comunication company tra le più affermate e continua a sviluppare nuove startup.
Questa brevissima presentazione per dare un’idea, per quanto possibile con poche parole, riguardo alla preparazione e all’impegno che tu, Riccardo, hai profuso in questi anni e che ti hanno portato a realizzare tutto quello che poi, in parte, vediamo e cogliamo attraverso i social.
Non molto tempo fa, anche qui in Italia, tu e la tua bellissima Gabrielle vi siete sposati. Un matrimonio da copertina, non solo per la bellezza del tutto e vostra, ma anche per l’emozione di questo sentimento, tra due giovani innamorati, che si è andato a coronare.
Riccardo è un onore e un piacere averti ospite, oggi, nel mio salotto virtuale. Ti sei messo subito a disposizione e mi fa molto piacere condividere del tempo con una persona di contenuti e animo educato, come sei tu.
Non ho dubbi nel riferirti che la stessa cosa vale per le mie lettrici che, insieme a me, non vedono l’ora di leggerti.
Inizierei così dal passato, dall’incipit di tutto.
QUANDO TI CHIEDEVANO CHE LAVORO VOLEVI FARE DA GRANDE, COSA RISPONDEVA IL RICCARDO BAMBINO?
Ah bella domanda! Forse non l’ho mai saputo per questo ci ho scritto un libro! Scherzi a parte, ho sempre voluto fare lavori creativi, e mi ricordo che ne cambiavo tanti ma quello che forse è durato di più era l’architetto, mi piaceva costruire case col Lego 😉
COME SAI IL BLOG OSPITA TANTE MAMME, NONNE E ZIE CHE, OGNI GIORNO, MI CHIEDONO CONSIGLI SU COME MOTIVARE O GUIDARE I PROPRI PICCOLI VERSO UN PERCORSO FORMATIVO SODDISFACENTE. TI CHIEDO, QUANTO HA INFLUITO LA TUA FAMIGLIA NELLA TUA FORMAZIONE? IN CHE MODO UN GENITORE, UNA ZIA, UNA NONNA POSSONO, IN BASE ALLA TUA ESPERIENZA, SUPPORTARE I PROPRI FIGLI?
Questo è un tema difficilissimo: io ho avuto la fortuna di avere una famiglia molto presente nelle mie scelte, ma anche aperta ad ascoltarmi. Sicuramente non è facile avere le idee chiare, e quando un ragazzo è ancora confuso, è giusto indirizzarlo verso percorsi “generici” come economia, management etc. Io spesso ricevo la domanda: “Sono appassionata di moda, cosa dovrei studiare?” Io rispondo sempre “Economia, così quando ti stufi di lavorare nella moda hai una preparazione adatta ad ogni settore!” Poi è chiaro che invece nel caso di una propensione già ben definita, invece è molto importante supportare i ragazzi nel percorso di selezione dell’ateneo! Io ero molto confuso, in quinta Liceo sono passato da Architettura a Psicologia ad Economia, giustamente la mia famiglia a quel punto, vista la mia confusione, mi ha spronato a fare economia, visti i numerosi sbocchi!
CORREGIMI SE BAGLIO, SI PUÓ DIRE CHE LO STAGE A CHICAGO È STATA QUELLA TAPPA, NELLA TUA VITA, CHE HA FATTO LA DIFFERENZA. IN QUESTO CASO, IN CHE MISURA È IMPORTANTE PARTIRE E ALLONTANARSI DAL PROPRIO PAESE O MEGLIO È QUASI INEVATIBILE OGGI GIORNO, PER I GIOVANI, CERCARE NUOVI INPUT FUORI?
Dirò una cosa molto impopolare tra le mamme Italiane, ma se c’è una cosa che possiamo imparare dal modello anglossassone, è proprio questo: spingete i vostri figli a 19 anni ad andare fuori, anche in Italia, anche se c’è l’università ad un isolato, è molto molto importante per un ragazzo acquisire quell’autonomia, che spesso ti porta poi a metterti in gioco su tanti livelli. Abbiamo la fortuna di essere molto, troppo coccolati dalle mamme, ma in realtà è un limite, perché lasciare poi quella comodità è un dramma, e questo ci porta a perdere occasioni di crescita personale.
OGGI SEI UN MARITO, OLTRE CHE UN IMPRENDITORE, COME RIESCI A FAR COINCIDERE AL MEGLIO LE ESIGENZE DI COPPIA CON GLI IMPEGNI LAVORATIVI?
Ho la fortuna e l’onore di avere al mio fianco una donna eccezionale, che mi capisce e mi aiuta ad affrontare ogni sfida, e spesso mi sprona proprio lei a prendere quelle più difficili. Io cerco di ricambiare costantemente, essendo anche lei un’imprenditrice, condivido con lei la mia esperienza, la supporto, e quando riesco mi prendo cura di lei: ovviamente per noi la routine non esiste, quindi necessariamente dobbiamo ricavarci dei momenti particolari, quindi incastriamo un weekend al mese solo per noi, dato che spesso lavoriamo anche il weekend; ci prendiamo mezz’ora con una birra e noi a parlare prima di andare a letto, un caffè alla mattina etc. Pochi momenti, ma vissuti con massima attenzione!
SEI DIETRO AL SUCCESSO DI UNO DEI BLOG PIÚ LETTI AL MONDO, IN MERITO ALLA TEMATICA FASHION, “THE BLOND SALAD” DI CHIARA FERRAGNI. SEI PERÒ RIMASTO, OSEREI DIRE MOLTO PROFESISONALMENTE, SPESSO DIETRO LE QUINTE. QUANTO CONTA PER TE APPARIRE, È NECESSARIO PER SENTIRSI APPAGATI?
La popolarità è molto sopravvalutata, l’ho sempre vista come minus, non un plus. Io ho sempre cercato di creare valore, in ogni cosa che facevo e faccio, se poi una conseguenza è la popolarità ok, ma la ricerca di esse, fine a se stessa, secondo me è un grave errore, personale e professionale.
DOVE TROVI L’ISPIRAZIONE E IL CORAGGIO PER CREARE LE TUE STARTUP?
Vivo la vita con curiosità, mi pongo delle domande continuamente, e se non trovo una risposta, approfondisco. “Perché non c’è un delivery di cibo sano per gli uffici? Lo faccio io”.
SEI UN UOMO DI SUCCESSO, MA QUANTO SONO STATI UTILI GLI INSUCCESSI PER FARTI ARRIVARE DOVE SEI OGGI?
Il successo è un’altro concetto secondo me da rivalutare: tutte le persone che ho incontrato della vita di grande valore, non hanno mai pensato di avere successo. Se ci pensate successo è un participio passato (qualcosa che è successo), io guardo al futuro, a quello che ancora deve succedere, e così non ti stanchi mai! Gli insuccessi alla stessa maniera non esistono, sono solo dei tentativi che ci insegnano come arrivare all’obiettivo finale: è tutta questione di prospettiva, e la mia guarda avanti.
SEI AUTORE DI 3 LIBRI BEST SELLER:
“NON È UN LAVORO PER VECCHI” (2018), “SMETTO QUANDO VOGLIO” (2019) ED IN LINGUA “CREATE UNIQUENESS: HOW TO TURN A PASSION INTO A BUSINESS”
A QUALE DEI TUOI 3 LIBRI SEI PIÚ AFFEZIONATO E PERCHÉ?
Il primo rimane sempre un passaggio molto importante della vita, e inevitabilmente il più intimo.
NON VEDIAMO L’ORA DI VEDERE I BELLISSIMI BAMBINI CHE NASCERANNO DALLA VOSTRA UNIONE. HAI MAI IMMAGINATO LA TUA FAMIGLIA TRA QUALCHE ANNO, COSA VEDI?
La mia amata moglie, un paio di frugoletti, un paio di cani e tanto verde!
QUANDO AVRAI DEI FIGLI PREFERIRAI, CON IL SENNO DI OGGI, CRESCERLI IN AMERICA, DOVE SPENDI GRAN PARTE DELLA TUA VITA O IN ITALIA? PERCHÉ?
In Italia, perché la nostra nazione, nonostante tantissimi limiti, si basa ancora su dei valori di umanità e profondità che ahimè gli USA non hanno.
Riccardo grazie!!
RIFERIMENTI SOCIAL di RICCARDO POZZOLI:
Instagram: Riccardo Pozzoli
AUTORE di :
–“Create Uniqueness: How to Turn a Passion into a Business”
–“Non è un lavoro per vecchi. Quando una passione diventa business”
7 commenti
Bellissima
Intervista!
Ho sempre pensato fosse in gamba Riccardo Pozzoli, oggi ne ho avuto conferma! Grazie Ilaria
Ho letto il suo libro dopo che lo hai recensito tu, è davvero in gamba!
Ditemi quello che volete, ma lui è davvero un bell’uomo, altro che fedez
Spero che i miei mi lascino partire, credo che bisogna prendere spunto ed esempio da chi ce l’ha fatta. Ragazzi come voi vengono invidiati, ma siamo disposti a fare quello che fanno loro prima di provare questi sentimenti?
Grazie ilaria, ad maiora
Studio, lavoro, sicuramente famiglie valide ed abbienti alle spalle ma anche ragazzi che si fanno da fare e creano.. che bella intervista. Grazie
Bellissima intervista, che mi trova pienamente d’accordo sulla scelta di fare quanta più esperienza possibile lontani da casa. Sono sempre fonte di crescita e arricchimento personale.