Cara Veronica,
galeotto tra noi è stato un pranzo a base di tartufo, in un’accogliente location, poco distante da Central park, New York.
Avevo letto di te, ma conoscerti mi ha fatto subito intuire e poi verificare, che donna carismatica, energica e coinvolgente tu sia.
Quando poi ho conosciuto i tuoi genitori, la tua bella mamma e il tuo simpatico babbo, la logica ha riunito velocemente i punti, ed è diventato tutto chiaro!
Da tredici anni rivesti il ruolo di CEO di Almud, la società che cura il business management di tuo marito. Da sette, sei vicepresidente della Andrea Bocelli Foundation, l’organizzazione benefica che ti impegna con un ritmo di 400-600 mail al giorno e ti porta a viaggiare spesso per tutto il mondo. Ma non finisce qui, sei mamma della bella e dolce Virginia e moglie del tenore più conosciuto al mondo: Andrea Bocelli.
Spesso affermo che è l’unione a fare la forza e per questo amo intervistare donne che si distinguono per la capacità, non scontata, di saper tener salda la famiglia e partecipare e collaborare al successo dei membri di questa.
Così, mentre rispondevi alla mia domanda, tra una cucchiaiata e l’altra di un ottimo gelato al tartufo, ho capito subito che potevi essere d’ispirazione per tante di noi.
Desideravo averti mia ospite nel mio salotto virtuale, te l’ho chiesto e tu non hai esitato a dirmi sì.
Mi fa tanto piacere che sei qui, oggi, a raccontarti per noi.
Così, senza perdere altro tempo, inizio subito con la prima domanda:
VERONICA, SEI LAUREATA IN MANAGEMENT DELLA MUSICA E DELLO SPETTACOLO. CHE SOGNO AVEVI DA PICCOLA? LA MUSICA GIÁ NE FACEVA PARTE?
Parallelamente al percorso canonico, dalle elementari al liceo, ho sempre frequentato la musica, studiando pianoforte e violino. Non coltivavo sogni di un futuro sui palcoscenici del mondo, semplicemente amavo frequentare quel linguaggio, quell’incredibile palestra di emozioni. Sono cresciuta tra le arie d’opera, la lirica è sempre stata parte integrante del mio quotidiano. Dopo la maturità scientifica ero orientata verso le scienze umanistiche, ma per mio padre, laureato in fisica nucleare e cantante lirico, la letteratura era una disciplina che si poteva frequentare nei tempi morti, per proprio conto. Mi convinse dunque a iscriversi a Biologia. Terminato un anno di studi regolari e superati tutti gli esami del primo corso, compresi di stare mimando un futuro che non era il mio. Nel novembre 2001 m’iscrissi dunque a Lettere… E cinque mesi dopo conobbi Andrea. Negli anni successivi ho consumato i miei libri universitari studiando in aereo, in macchina, in tutti gli alberghi del mondo.
QUALI SONO QUEI PRINCIPI, REGOLE, FONDAMENTI, CHE TI SONO STATI INSEGNATI E PORTI DIETRO DA SEMPRE E CHE, OGGI, TUA FIGLIA VIRGINIA, NON PUÓ NON SAPERE?
Fin da piccola i miei genitori mi hanno educato a trovare la bellezza anche nelle piccole cose e a comprendere la necessità di rendersi utili, imparando a “vedere il lavoro”… Ad esempio il mio babbo, quando tra le mani teneva un martello e un chiodo, mi incalzava: “Cosa pensi mi potrà servire, dopo? Un altro chiodo, naturalmente!”. Un atteggiamento, propositivo, positivo e responsabile nei confronti delle cose della vita, che ho cercato di trasmettere a Virginia.
C’è poi la solidarietà, un valore che i miei genitori mi hanno aiutato a comprendere e frequentare già nell’infanzia. Infine, un ruolo chiave nella mia vita è rivestito dalla fede. Fede che personalmente è frutto di un lungo percorso intrapreso molti anni fa, grazie a mio marito. Sui valori cristiani, che sono la nostra guida, cerchiamo di offrire una base, la più solida possibile, all’educazione di nostra figlia.
ABBIAMO LETTO CHE IL TUO AMORE CON ANDREA È STATO UN COLPO DI FULMINE. CI RACCONTI QUALCOSA IN MERITO, MAGARI C’É DI MEZZO UNA CANZONE CHE TI HA FATTO TREMARE IL CUORE?
Nella primavera del 2002 ci siamo trovati, casualmente, a una festa cui entrambi eravamo tentati di non partecipare. Al tempo apprezzavo l’artista ma pressoché nulla sapevo della sua vita. Ci siamo stretti la mano e dopo aver conversato per qualche minuto mi ha dedicato, con un gesto galante a effetto, una nota romanza italiana: “Occhi di fata” di Luigi Denza… E nel giro d’una sera, quella stretta di mano, quella canzone, quell’incontro… ha rivoluzionato e illuminato la mia vita.
COME SPIEGHI A TUA FIGLIA LA TANTA CELEBRITÁ CHE VI CIRCONDA?
Come una conseguenza del mestiere che fa il babbo. Come una bella opportunità per dare il buon esempio ogni volta che ne ha la possibilità. Inoltre Virginia già sa ciò che Andrea ripete da sempre, e cioè che la notorietà di per sé non è un valore… Infatti, il mondo è pieno di persone di grande valore che famose non sono. Il successo, ai fini dell’acquisizione di un reale spessore umano, rischia di rappresentare un ostacolo, perché in quella condizione è più facile smarrire il contatto con la realtà. E senza tenere i piedi saldamente a terra, è facile perdersi.
QUAL È QUEL MOMENTO DELLA GIORNATA DEL QUALE, NONOSTANTE IL TANTO LAVORO, NON PUOI FARE A MENO?
Quello in cui sono esclusivamente una mamma, che porta la figlia a lezione di danza o che si fa raccontare la mattinata scolastica o che la assiste nei compiti a casa; quello in cui cerco di praticare attività fisica (svegliandomi molto presto e frequentando una palestra a inizio giornata), quello in cui mi fermo a riflettere – anche solo per un momento – sull’avventura terrena che sto vivendo, ricordandomi che nulla è scontato e che ogni giorno è un regalo, è qualcosa che ci viene donato.
LA SOLIDARIETÀ È UNA TEMATICA IMPORTANTE E FONDAMENTALE PER TE E LA TUA FAMIGLIA. LA ANDREA BOCELLI FOUNDATION NASCE PER AIUTARE PERSONE IN DIFFICOLTÁ ATTRAVERSO LA PROMOZIONE DI PROGETTI UMANITARI, NAZIONALI ED INTERNAZIONALI, CHE FAVORISCANO LA PIENA ESPRESSIONE DEL PROPRIO TALENTO. RACCONTACI IL PROGETTO CONCLUSO CHE PIÚ TI HA EMOZIONATA E CHE TI MOTIVA NEL PROCEDERE IN QUESTO IMPORTANTE LAVORO, COME VICE PRESIDENTE DELLA FONDAZIONE.
In alcuni casi, come nei progetti legati alle scuole (e dunque ai bambini), agli ospedali, alla distribuzione dell’acqua negli slum di Haiti, l’impatto è stato emotivamente più forte. Ma la verità è che teniamo ad ogni progetto che affrontiamo, proprio perché esprime, pur in contesti diversi, la medesima mission, “Empowering people and communities”. Dunque le nostre energie sono costantemente direzionate sulle sfide future o in corso d’opera, come la ricostruzione dell’Accademia musicale di Camerino, andata distrutta nel corso del terremoto del 2016, come il progetto “Voices of the World”, programma pluriennale che porterà la musica in regioni particolarmente vulnerabili del mondo, con il supporto d’istituzioni importanti quali l’Unesco…
La fondazione che porta il nome di mio marito è parte della mia vita, aiutare il prossimo è un’esperienza che dona pienezza e genera ottimismo in chi la percorre, tanto che invito sempre tutti a sperimentare (o a incrementare) questo circolo virtuoso che fa bene a sé e al mondo.
COME CONCILI LA TUA VITA PRIVATA, DA MAMMA E MOGLIE, CON I TANTISSIMI IMPEGNI, IN GIRO PER IL MONDO, A MOTIVO DEL TUO LAVORO?
Non ho ricette vincenti, semplicemente provo, con risultati temo discutibili e forse, chissà, non del tutto soddisfacenti, a far coesistere ruoli diversi. Cosciente, però, che ciascuno di essi richiederebbe una costante e totale devozione… La maternità è una dimensione che sento molto, ma è pur vero che quella professionale è una scelta rilevante della mia vita ed anche una grande passione. Credo sia importante che ogni donna individui il proprio ruolo nella società e che ne comprenda appieno le forze cruciali: non in competizione con l’uomo ma fianco a fianco, ciascuno esprimendo al meglio le proprie potenzialità e prendendo atto delle diversità.
A QUELLE DONNE CHE VORREBBERO INIZIARE I PROPRI FIGLI ALLA MUSICA, CHE CONSIGLIO DARESTI, PERCHÉ VALE LA PENA INVESTIRE IL PROPRIO TEMPO PER QUESTA?
Offrire una simile opportunità ai propri figli chiede non di rado sacrifici anche ai genitori, un investimento non da poco, in termini di tempo e non solo… Ma è uno sforzo ampiamente ripagato, perché la musica è uno strumento meraviglioso per sviluppare l’animo umano, per contribuire all’evoluzione spirituale di ogni individuo. Frequentare la buona musica, avvicinare il lessico e la sintassi di questo linguaggio universale, può aprire il cuore e la mente. Citando ancora una riflessione di Andrea, sottolineo come sia, questa, una disciplina che porta con sé un forte messaggio di pace e fratellanza. È dunque potenzialmente un’esperienza importante, nel bagaglio di conoscenze di ogni bambino.
DICCI TRE AGGETTIVI CHE POSSANO DEFINIRE, IN MANIERA MOLTO LAPIDARIA, CHE TIPO DI VITA È QUELLA VISSUTA AL FIANCO DI UNA CELEBRITÁ, COME IL MAESTRO ANDREA BOCELLI?
Condividere la vita – al ritmo di ventiquattro ore al giorno – con Andrea è appagante, è una gioia impegnativa, è avvincente ed appassionante, è un privilegio, è non smettere mai di imparare.
IL TUO LAVORO TI PORTA A VIAGGIARE TANTISSIMO, QUAL È IL PAESE AL MONDO, CHE TI È PIACIUTO DI PIÚ E PERCHÉ?
Ho viaggiato moltissimo, è vero, ma quasi mai per turismo e viceversa pressoché sempre incalzata dai ritmi dell’agenda professionale. I ricordi migliori sono quelli in cui, in via eccezionale, abbiamo potuto riunire la famiglia e ritagliare magari una gita o un’escursione, com’è accaduto ad esempio anni fa in Australia… Ricordo, in proposito, una natura ricca e stupefacente, così lontana da quella con la quale conviviamo in occidente (e la memoria di tanta bellezza aumenta oggi il dispiacere per le brutte notizie che arrivano da quelle terre così inaspettatamente ferite). Forse il momento più memorabile, le emozioni più intense che abbiamo vissuto, insieme ad Andrea e ai nostri ragazzi, è stato in occasione di un safari, in Africa, immersi nei suoi paesaggi maestosi ed incontaminati. Ma l’isola felice della famiglia Bocelli è anche il mare: non necessariamente l’oceano, perché più di frequente i nostri tragitti si muovono entro le sponde del Mediterraneo e in particolare all’interno dell’arcipelago toscano. Il mare esprime la location delle nostre vacanze ideali: elemento misterioso e potente, strumento contemporaneamente di grande libertà e di grande intimità.
É stato davvero bello averti con noi! Grazie Veronica.
RIFERIMENTI SOCIAL DI VERONICA BERTI:
Instagram: veronicabertiofficial
Facebook: Veronica Berti Bocelli
4 commenti
Bellissima intervista ❤️
Bellissima donna e piacevolissima da leggere, grazie Ilaria per questa conoscenza condivisa!
Che vita entusiasmante che deve essere quella di Veronica, davvero piacevole leggerla, grazie!
Un’intervista che mi ha toccato il cuore nel più profondo… Forse perché amo immensamente il canto e Andrea Bocelli è un cantante che ritengo straordinario. Grazie di cuore, cara Ila, per aver condiviso con noi le parole di Veronica! <3