Cura del neonato e rientro a casa dopo il parto? Il Rotavirus ti spaventa? Le esperte ci hanno dato una mano.
La chiacchierata con la pediatra di famiglia Vanessa Perone e l’educatrice perinatale Giulia Lora è stata davvero molto esaustiva e me lo avete confermato anche voi con i messaggi e le visualizzazioni della diretta (la trovate on line ancora qui) il vostro riscontro lo conferma.
Si è parlato del rientro a casa dopo il parto, delle tante paure che possono attanagliare la nostra mente e, in questo, siamo state aiutate e supportate dalle indicazioni delle esperte.
Partiamo dal tema del vaccino che, in un periodo così complesso come quello attuale, solleva molte domande.
Ci siamo soffermati così su una particolare malattia che colpisce i bambini al di sotto dei cinque anni è la GARV/Gastroenterite da rotavirus.
Si tratta di una malattia che colpisce quasi tutti i bambini al di sotto dei cinque anni, spesso entro il primo anno di vita, provocando diarrea, febbre, vomito e disidratazione. Essa può diventare così grave da richiedere anche il ricovero in ospedale, al fine di reintegrare i fluidi persi.
**La gastroenterite da Rotavirus in Italia faceva registrare, prima dell’introduzione della vaccinazione, circa un caso al minuto, ovvero 27.000 al mese, per un totale di più di 400.000 bambini colpiti ogni anno.
L’agente scatenante è il Rotavirus. Si tratta di un virus in grado di sopravvivere molto bene nell’ambiente ed estremamente contagioso.
Si trasmette con grande facilità per via oro-fecale, ma anche attraverso il respiro o tramite il semplice contatto con superfici contaminate, non esclusi i giocattoli. Inoltre, può essere contratto anche all’interno delle strutture ospedaliere.
Nei neonati l’infezione si manifesta con sintomi modesti, nei lattanti – in modo particolare tra i 3 e i 24 mesi – si possono manifestare febbre, vomito, diarrea persistente, raramente interessamento respiratorio, epatico, renale, linfonodale e neurologico.
La diagnosi è prevalentemente clinica, mentre per la diagnosi eziologica si usano test immunoenzimatici o immunocromatografici.
Non esistono farmaci specifici contro il rotavirus.
Per prevenire la GARV/Gastroenterite da rotavirus, la via più efficace, semplice e sicura è la vaccinazione per bocca nei primi mesi di vita.
Quello per il Rotavirus è l’unico vaccino di routine che viene somministrato per via orale: questo rappresenta un grande vantaggio, in quanto i bambini vengono anche stressati di meno durante la procedura.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha emanato nel 2009 una raccomandazione affinchè la vaccinazione anti-RV venga inclusa nei programmi vaccinali di tutti i Paesi.
Inoltre, il vaccino è raccomandato anche dal PNPV ed offerto gratuitamente.
L’efficacia clinica, in particolare nella prevenzione degli episodi gravi o delle ospedalizzazioni, si è dimostrata assestarsi intorno al 100%.
Prevenire è il concetto chiave di una medicina attenta, non solo alle patologie dei bambini, ma anche alle ripercussioni negative che possono verificarsi sulla vita dei genitori e sul sistema sanitario: disagi, preoccupazioni, perdita di giorni di lavoro, aumento delle ospedalizzazioni e, dunque, della spesa sanitaria.
In merito al BAGNETTO
Le #pettegoleadorate hanno sempre amato stare a contatto con l’acqua. Il momento del bagnetto è stato da subito un’occasione di gioco e relax ma non vi nego che, soprattutto con Matilde, i miei timori erano tanti. Così ho subito rivolto questa domanda a Giulia che ci ha consigliato degli atteggiamenti e “indispensabili” da avere in occasione del bagnetto.
Prima di tutto abbiamo capito che dobbiamo cercare di regalare al neonato un momento di relax. E’ bene utilizzare teli e asciugamani (meglio se caldo-tiepidi), anche se è estate, perché i neonati disperdono molto calore soprattutto dalla testolina bagnata. E’ inoltre buono asciugarli subito e bene.
Per quanto riguarda i prodotti da utilizzare, sicuramente meglio scegliere un detergente di qualità – che non faccia molta schiuma – e oleoso, in quanto i bambini hanno la pelle molto delicata, soprattutto da piccolissimi. Dopo il bagnetto può essere utilizzato un olio per idratarli (nel caso in cui il bambino gradisca, altrimenti sempre meglio non insistere).
In merito al CAMBIO PANNOLINO,
il fasciatoio va organizzato in tutta sicurezza per ottimizzare la sua funzionalità.
Scegliere prima di tutto una superficie stabile (attenzione ai supporti che si muovono perché il bambino si può muovere). Posizionarlo lontano da cavi elettrici esposti o prese. Fare attenzione che eventuali mensole, posizionate sopra al fasciatoio, siano stabili e ben fissate.
Il bambino messo sopra il fasciatoio non va mai perso di vista perché è imprevedibile e potrebbe muoversi. Dunque, anche se dovremmo abbassarci per prendere qualcosa, ad esempio, tenere il piccolo sempre con una mano sopra di lui/lei, così da aver concezione se si sta muovendo.
Il fasciatoio può diventare un luogo pericoloso se non abbiamo contezza dei movimenti, improvvisi, che i neonati spesso iniziano a compiere proprio lì sopra. Se non siamo vigili e attente possiamo incorrere in accadimenti spiacevoli, per questo i consigli ricevuti non sono stati per niente scontati.
Riguardo alla NANNA
dei nostri piccoli, l’esperta perinatale sottolinea come la posizione corretta per far dormire un neonato – confermata anche da evidenze scientifiche – è quella a pancia in su.
Questione dibattutissima spesso con le nostre mamme e nonne, che sono state consigliate diversamente in merito alla nanna a pancia in giù. Ma come ci spiegavano le esperte questi ultimi studi sono quelli più accreditai e verificati.
A tal proposito meglio non scegliere un materasso troppo morbido che cede al suo peso e no alle amache. La testa deve essere libera da cucini vari ed è consigliato allontanare da lui anche i peluche mentre dorme. Per le coperte, coprirlo con un sacco nanna che gli permette di essere coperto ma anche di non portarsele sul viso. Nel caso in cui non le gradisca, scegliere una coperta posizionando il neonato con i piedi che toccano il bordo inferiore della culla (questo per evitare che finisca sotto il margine inferiore delle coperte).
E’ importante che la culla sia ben areata, perché i bambini si “surriscaldano” facilmente perché hanno una termoregolazione ancora non ottimale. Quindi bisogna fare attenzione a non coprirli troppo.
FONTE DI RIFERIMENTO PER INFORMAZIONI SUL ROTAVIRUS:
www.unapreoccupazioneinmeno.it
*Post in collaborazione con Argon Healthcare: https://www.unapreoccupazioneinmeno.it/ è una campagna di informazione realizzata da GSK con l’approvazione del Ministero della Salute e il patrocinio della Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP).