Luce e natura a portata di casa.
Nasco e cresco nel cuore verde d’Italia: l’Umbria.
Nel corso della vita ho sentito molti lamentarsi per il fatto di vivere in una regione così piccola e in una città poco estesa, come Perugia.
Eppure io, in questa chiazza verde, ho sempre colto dei confini molto ampi.
Tanto quanto l’aria fresca che mi permettono di respirare e i verdeggianti panorami che si stagliano senza fine.
Immersa nel verde, nella campagna delle colline Umbre,
dove il sole splende sereno su balle di fieno e i boschetti verdeggianti, ho riconosciuto l’immenso privilegio,
per la mia vita,
nel vivere una quotidianità lenta, non scandita da pesanti distanze e corse per colmarle, ma soprattutto da troppi tetti grigi che non permettono aria.
Vivere nel cuore verde d’Italia significa non far passare giorno senza entrare in contatto con la natura.
Non nego che, inevitabilmente, tanto del mio tempo viene speso al chiuso.
Un sondaggio della YouGov del 2018 afferma che trascorriamo il 90% del tempo in spazi chiusi e viviamo in case inquinate, senza saperlo.
Siamo definiti
la Indoor Generation
PERCHÉ passiamo il 90% della nostra vita in spazi chiusi, circa 22 ore al giorno.
E lo facciamo in modo inconsapevole, perché crediamo di stare molto meno tempo all’interno.
Spesso, viviamo in ambienti sigillati, non illuminati adeguatamente, scarsamente ventilati e quindi dannosi per la nostra salute.
Questo è il quadro allarmante che emerge da un sondaggio di YouGov, attraverso 16.000 interviste online condotte tra marzo e aprile 2018 in 14 paesi europei (tra cui l’Italia) e il Nord America.
Mi hanno colpito molto questi dati
e
mi ha colpito riflettere sul fatto che questo accade non solo con noi adulti
MA ANCHE CON I BAMBINI.
L’inquinamento esterno contamina anche gli interni.
Così, ad uno stile di vita poco affine alla nostre esigenze naturali, si vanno ad aggiungere tante problematiche legate alla salute.
Le sostanze tossiche presenti dentro gli ambienti, che derivano da materiali da costruzione, prodotti per la pulizia, materie plastiche e arredi, insieme alle attività quotidiane, contribuiscono all’inquinamento: cucinare, bruciare candele, asciugare i vestiti in casa…
Accade così che questi ambienti chiusi e poco illuminati possono influire negativamente sul ritmo circadiano e quindi sull’umore, sulla qualità del sonno, sulla capacità di concentrazione, contribuendo al Seasonal affective disorder (SAD), o depressione stagionale.
Inoltre, sempre secondo la ricerca, vivere in case umide aumenta il rischio di asma del 40% e ci rende vulnerabili allo sviluppo di altri disturbi.
Una scarsa qualità dell’aria può causare sintomi quali: irritazione degli occhi, del naso e della gola, mal di testa, vertigini e stanchezza. Gli effetti a lungo termine possono essere più gravi, fino ad arrivare a malattie respiratorie e cardiache.
Insomma, anche se in parte, è chiaro quanto il poco tempo speso all’aperto, la mancanza della luce naturale, del contatto con la natura, possano essere deleteri per la nostra esistenza.
Tutto questo l’ho appreso in occasione di un evento organizzato a Milano da
VELUX,
che da più di 75 anni, grazie alle sue finestre per tetti, contribuisce a migliorare la qualità della vita delle persone portando luce e ventilazione nelle case e nei luoghi di lavoro e di studio.
Ventilatio + LUX.
VELUX si è fatta portatrice della necessità che abbiamo di tornare alla natura, all’aria aperta.
Grandi e piccoli, indistintamente!
Per questo il brand produce impegnandosi a ridurre costantemente gli scarti di produzione attraverso un’ottimizzazione dei processi produttivi, ponendosi di anno in anno obiettivi sempre più ambiziosi.
Nel 2018 il 97% dei materiali di scarto e dei rifiuti derivanti dalla produzione è stato riciclato o usato per produrre energia.
Perché dobbiamo prima preoccuparci di tutelare la nostra terra, per poi non dimenticarci di viverla come dovremmo.
Ho diverse finestre per tetti VELUX in casa e il momento più bello è quando, nonostante la pioggia, ho la possibilità di guardare il cielo.
Lo scrosciare dell’acqua è un rumore bianco che rilassa non solo me, ma anche le #pettegoleadorate che in occasione degli acquazzoni non tardano a dormire.
La finestra aperta sul tetto mi ricorda di guardare in altro, fa entrare la luce nel modo giusto e nel punto giusto.
Ho riflettuto molto su quello che ci è stato raccontato in occasione dell’evento VELUX e concordo nell’affermare che:
Se non possiamo più tornare a essere ciò che eravamo, possiamo però provare a cambiare ciò che siamo diventati.
E cambiare significa respirare, godere della luce solare e del contatto con la natura, un sacrifico che credo sia molto piacevole fare!
2 commenti
Verissimo i velux sono il top. Fammi una luce pazzesca e sono bellissimi da vedere. A breve con il mio compagno,se Dio vorrà, andremo a vivere nella nostra futura casa e ne abbiamo messi ben due. Non potevamo fare scelta migliore!
Hanno sempre ottimi feeback, è davvero una garanzia il marchio Velux!