Dove ho trascorso le mie vacanze dall’infanzia fino ad oggi?
Non mi dovrò dilungare in lunghi elenchi di mete, dai nomi più diversi, perché le mie estati, dai 2 anni di vita in poi, sono sempre state spese in Sardegna.
Come avrete avuto modo di leggere, mio nonno è sardo e profondamente affezionato alla sua terra. Il fatto di averla dovuta lasciare per venire a vivere, come dicono qui, in “continente” (espressione che mi ha sempre fatto effetto) è stata una scelta che ha avuto il suo peso. Nei racconti, nei cibi che cucina, nel modo di parlare (che dopo tanti anni è ancora molto marcato) la Sardegna rivive.
Finita la scuola mia nonna, intraprendente e coraggiosa come poche, caricava me, mio fratello, i nostri 3 bisnonni (tutti curati da lei) e, tassativamente, un gruppetto di ospiti, per portarci tutti a Sassari. Lì ci attendeva la grande casa delle vacanze. Una villa rustica, immersa nella campagna sassarese, a pochi km dal mare. La costruì mio nonno (che nella vita ha fatto il professore e direttore universitario ad Urbino, ma che ha sempre avuto uno spiccato senso pratico).
Con una compagnia variegata, che aveva come collante i miei nonni, tra sugheri, lentischio ed ulivi io e mio fratello trascorrevamo ben due mesi. Il sole non mancava mai, il mare nemmeno e non vi dico la gente che ci ha soggiornato… credo che mezza Umbria sia stata ospitata da loro.
L’ospitalità è una delle numerose doti di mia nonna e non esagero se vi dico che non ho mai, mai trascorso un’estate sola con loro. In casa c’erano sempre amici o parenti a cui si andavano ad aggiungere i parenti di Sassari. Le sere si concludevano sempre tra balli, porcetti, melazane alla griglia e pesce pescato.
Ho ricordi, di quegli anni, intrisi di profumi che mi accompagnano da sempre.
Finito il mese di giugno e di luglio, arrivava mia madre. I nonni ripartivano per Perugia e noi, con lei e successivamente con mio padre (che per motivi di lavoro veniva solo 10 giorni) ci trasferivamo a Stintino.
La mancanza dei genitori, in quei due mesi, era tanta, soprattutto quando eravamo piccoli piccoli. Ma l’opportunità che i nonni ci hanno dato, in questi numerosi anni, prendendosi cura di noi e facendoci vivere un mare così bello e conoscere una terra così caratteristica, come è la Sardegna, l’abbiamo compresa ed apprezzata sin da piccoli. I bambini percepiscono sempre l’amore.
E così Stintino diventava il teatro del mio Agosto. Si trattava di un ambiente meno rustico e sicuramente meno caratteristico rispetto al primo.
Stintino negli anni è sempre stata una meta ambita, turisti da tutto il mondo arrivano per bagnarsi nelle sue acque cristalline.
Quando negli anni ’90 iniziammo a venire stabilmente, questo paesino e la sua spiaggia, nella punta più estrema della regione, erano un paradiso che iniziava ad essere conosciuto.
Le sfumature che vanno dall’azzurr0 al verde acqua conquistano chiunque, anche chi ha sempre preferito la montagna al mare.
Queste sono state le mie/nostre estati fino ai miei 16 anni, dopodiché lo schema è cambiato. Venivamo per meno giorni e le estati diventavano l’ occasione per viaggiare fuori dall’Italia e molto presto per preparare i tanti esami universitari, che nella sessione estiva davo.
Così negli ultimi 10 anni ho perso un po’ i contatti con questo luogo, che torno a calcare oggi con le mie bimbe.
Due anni fa ero qui con mamma e una Maty di un anno e poco più. Abbiamo approfittato del mese di Giugno, ed è stata una vacanza bellissima.
Per me la vacanza è famiglia, riposo, ritmi lenti, buon cibo e vedere le bimbe che godono di quello che le circonda.
Be’ qui a Stintino tutti questi punti vengono soddisfatti.
Non amo più, come un tempo, soggiornare a lungo in un posto che non sia la casa di tutti i giorni. Forse l’età, le esigenze che cambiano, ma dopo massimo due settimane ho necessità di tornare a Perugia, sistemare le cose, riprendere i ritmi di sempre per poi ripartire, in vista di un’altra meta 🙂
Quest’anno, per le bimbe, resteremo per ca 20 gg. Forse nei prossimi anni ci dilungheremo, chissà… Fatto sta che la nostra vacanza sta per finire e Matilde è contentissima di essere stata qui a “Cincino” 😀
Ho condiviso con voi un altro pezzo di me e della mia infanzia, che oggi ripropongo molto volentieri alle mie #pettegoleadorate.
AL MARE CON LE PETTEGOLE ADORATE, qui ho condiviso la nostra organizzazione per venire al mare con le bimbe. Date un occhio :*
6 commenti
Cara Ilaria ho tanto sentito la mancanza di post come QUESTO. È stato meraviglioso LEGGERTI e fare un tour dei tuoi ricordi. Conservo una memoria SPLENDIDA del lido de la pelosa con mio marito e non vedo l’ora di PORTARCi il pulcino. Un grande abbraccio e grazie per questa PASSEGGIATAsul viale dei ricordi. Chissà le tue pupette che racconteranno a breve;)
Grazie Miriam per la tua dolcezza, è per ragazze come voi che diventa un piacere raccontarsi 🙂
La Pelosa è forse tra le spiagge più belle al mondo, il tuo pulcino l’adorerà come succede a tutti. Certo è che è sempre affollata, ma organizzandosi con i tempi si trova il modo di godersela in santa pace 🙂
Buon viaggio
Ciao Ilaria, apprezzo questo post … anche io trascorro le vacanze estive in sardegna da quando avevo 10 mesie Ancora mi piace tantoti chiedo una cosa … tu hai mai preso il traghetto per raggiungere l’isola? Se si, ti sei trOvata bene? Io quest’anno andro per la prima volta con quello (senno sempre aereo). Grazie infinite, un baciO alle bimbe adorate
Ciao ilaria! Grazie per il bellissimo post … sei sempre molto chiara e pIacevole da leggere. Anche io e da quando sono piccolissima che trascorro le mie vacanze in sardegna e devo dire che ogni anno e un Piacere tornarci! Quest’anno ho deciso di raggiungerla in traghetto (per comodita di orari!) … tu lo hai mai preso? Se si, come ti sei trOvata? Spero che mi leggerai … Grazie! Un forte Abbraccio alle “pettegole”❤️
Francesca
Ciao Francesca, scusa il ritardo ma purtroppo solo adesso il server mi ha permesso di visualizzare il tuo messaggio. Si ho preso il traghetto tantissime volte e mi sono trovata bene. Ho provato tutte le compagnie e devo dire che se sai intrattenerti: libri, pc, chiacchiere ecc… il tempo vola. Il mio consiglio comunque rimane quello di fare il viaggio di notte 🙂
Così facendo appena apri gli occhi sei arrivata, anzi… te li fanno aprire prima di quanto vorresti!
Grazie mille per il tuo messaggio e Buone vacanze
Bellissimo post, toccante per una come me che ama la Sardegna.. Anche i miei nonni materni sono sardi, purtroppo il nonno è mancato 5 anni fa, ma nonna è ancora qui. Si sono trasferiti da Ittiri (Sassari), il loro paese natale, a Milano per lavoro, quando avevano poco più di 18 anni e così mia mamma è nata a Rho e quindi di conseguenza anch’io sono nata a Milano.
Le prime estati andavamo in vacanza vicino a Venezia (non ricordo il nome del paese), ma dall’estate dei miei 5 anni ad ora (24 anni), siamo sempre andati in Sardegna, precisamente ad Alghero. Dal momento in cui mi hanno fatto mettere piede in quell’isola, mi sono innamorata e ho sempre voluto tornarci, a tutti i costi! E’ come se fosse la mia seconda casa, amo il suo cibo, le sue persone, la sua accoglienza, amo tutto della Sardegna… Sono stata anche più volte in un’estate, giugno ed agosto e una volta nel 2015 anche per natale e capodanno. Ho potuto visitare Stintito, Oristano, Cabras, Tharros, Cagliari.. Sono stata anche ad Olbia e a Porto Cervo… Spero di tornarci presto e di continuare a scoprirla nella sua bellezza <3 Un forte abbraccio Ilaria!