[wp_ulike] Non so se a voi capita, care mamme che allattate, ma io mangerei sempre CIOCCOLATO.
Mentre allattavo Matilde non avevo questa voglia.
Il cacao in tutte le sue forme è un alimento che ho sempre apprezzato, il problema è che adesso non ne posso proprio fare a meno. Sarei capace anche di alzarmi nel pieno della notte è divorarne una confezione, se non fosse per la pigriza e il buon senso.
Ricordando però che per il neonato, attraverso il latte, la cioccolata può avere gli effetti della caffeina, mi sono messa a fare qualche ricerca, per capire se devo reprimere totalmente questa voglia irrefrenabile (operazione impossibile!) o se invece posso vivere con più serenità questa tentazione :9
IL CIOCCOLATO in rapporto al MIO LATTE
Prima conferma è che il cioccolato contiene la caffeina e non solo:
Il cioccolato con 45-59% di cacao contiene per 100 gr -> 43 mg di caffeina (fonte:United States Department of Agriculture Agricultural Research Service USDA Food Composition Databases)
una quantità maggiore rispetto a quella contenuta nel cioccolato bianco.
C’è da dire però che meno dell’1% di caffeina entra nel sangue della madre, per finire poi nel latte materno e il picco avviene poco dopo un’ora dal consumo.
Voi direte: “Una piccola percentuale!”
sì è vero, ma comunque è presente. (fonte)
Inoltre il cioccolato fondente contiene anche una elevata percentuale di cacao e quindi alti livelli di teobromina che è l’alcaloide tipico del cacao.
Si tratta di una sostanza naturale, dotata di una blanda azione diuretica, cardiotonica e vasodilatatoria, soprattutto a livello coronarico.
La teobromina non deve preoccupare troppo per il bambino, se però la madre ne immagazina normali quantità. Gli effetti collaterali di un abuso di questa per il bambino sono: aria nella pancia e eccitamento.
Ho letto che l’importante è non assumere più di 750 mg di caffeina e / o di teobromina al giorno.
Vi consoli sapere però che il cioccolato bianco non contiene teobromina.
Quindi se non si può proprio dire di no al cioccolato si può però optare per quello bianco, che ha meno effetti collaterali rispetto al fondente. (fonte)
E’ importante comunque costatare se il bambino ha reazioni particolari al nostro latte, dopo aver mangiato la cioccolata, tipo:
- vomito
- diarrea
- nausea
- irrequietezza
- eruzioni cutanee
- iperattività
- insonnia
- rifiuto di bere il latte
in questi casi si deve verificare se i disturbi dipendono dal cioccolato e in tal caso, per la vostra salute mentale e fisica, è meglio interromperne il consumo. In Adelaide nessuno dei suddetti sintomi si è mai manifestato, lei continua tranquillamente a mangiare e dormire come se non ci fosse un domani 🙂
Ovviamente bisogna contenersi anche nel consumo di alimenti che contengono il cioccolato come:
- caramelle
- cioccolate calde
- biscotti al cioccolato
- dolci vari
- snacks
- ecc.
IL CIOCCOLATO in rapporto al MIO CORPO
Ho dovuto prendere in considerazione seriamente non solo gli effetti che il cioccolato ha sul mio latte e quindi per la mia bimba, ma anche sul mio corpo.
Una mamma che allatta sebbene utilizza 500 calorie ogni giorno per favorire la formazione del latte, produce però anche l’ormone prolattina, che presiede al controllo della secrezione della ghiandola mammaria, e questo ahimè favorisce turgore e ritenzione idrica.
L’allattamento costringe poi la mamma a trascorrere molto tempo in casa, ci si muove così di meno e si mangiucchia molto di più. Quindi sino a che si allatta ci sono delle condizioni che potrebbero non facilitare il ritorno al peso e alle forme ideali.
Altro motivo questo per non consumare non solo troppo cioccolato, ma troppi dolci in generale.
Ci sono delle regole che ci possono aiutare ad incentivare uno stile di vita corretto, che sicuramente aiuta noi mamme a controllare il peso.
Prima regola: alimentazione corretta ed equilibrata per tutta la giornata, tenendo conto del fatto che stiamo allattando, ma non dobbiamo sfamare un esercito!
Seconda regola: attività fisica mirata e non esasperata per iniziare ad accelerare il consumo degli eventuali chili in più che si sono accumulati.
Terza regola: autostima, attenzione alla propria persona al di là del fatto che ora siamo neo mamme.
E’ importante recuperare i propri spazi, rispettare i propri tempi (per quanto possibile) e chiedere aiuto quando ne abbiamo bisogno.
2 commenti
Ciao Ilaria, post molto interessante visto che tra poco avrò la mia prima bambina e spero tanto di avere la fortuna di allattare. Mi piacerebbe conoscere qualcosa in più sulla tua routine alimentare quotidiana. E soprattutto come hai gestito i kg in gravidanza e ora, dopo il parto.
Grazie mille.
Silvia
Cara Silvia auguri per la bimba in arrivo e grazie per il tuo messaggio. Colgo con piacere la tua richiesta, conto quanto prima di soddisfarla. Un abbraccio